Tutti i sintomi della gengivite - parodontite o piorrea
La piorrea, detta anche parodontosi, ma col nome scientifico di parodontite, è una infezione batterica cronica e degenerativa che attacca il parodonto, ossia il sistema di supporto del dente costituito da osso alveolare, gengiva e legamento parodontale, ossia il sistema di “corde” che tengono uniti l’osso al dente stesso. Se non curata correttamente ha come esito finale la perdita dei denti, con una compromissione estetica e della masticazione che può portare a non pochi problemi.
Questi sono i sintomi più diffusi, clicca sul sintomo che senti e potrai conoscere a fondo il tuo problema e capire se facciamo al caso tuo.
Microdent è considerato uno dei punti di riferimento in Italia per il trattamento non chirurgico e LASER assistito della parodontite.
Ogni anno trattiamo migliaia di pazienti, esponici il tuo caso e noi faremo di tutto per aiutarti a trovare la miglior soluzione con l’obiettivo di preservare i tuoi denti.
Il primo stadio della parodontite è la gengivite.
La gengivite è causata da un accumulo di placca e batteri che causa l’infiammazione della gengiva superficiale, senza però rompere il sigillo che si trova tra la gengiva ed il dente ed impedisce ai batteri di entrare sotto la gengiva stessa. La gengiva inizia a gonfiarsi, diventa rossa, sanguina e a volte è dolorosa. Questa infiammazione è strettamente superficiale e una pulizia regolare a casa o con l'aiuto di un dentista o igienista, è possibile risolverla velocemente con un rapido ritorno allo stato di salute. Quando la gengivite non è curata oppure diagnosticata, i batteri iniziano ad attaccare il sigillo, e quando riescono a romperlo, la parodontite ha inizio.
I batteri iniziano a colonizzare l'area subgengivale, si accumula la placca e dal momento che è molto difficile, se non impossibile, rimuoverla completamente con le strategie di igiene orale domiciliare, il tartaro sottogengivale è libero di formarsi.
Il meccanismo di riassorbimento clinico del tessuto parodontale può essere visto come una battaglia. Da un lato abbiamo un esercito variegato di batteri, dall'altro il sistema immunitario.
I batteri ad un certo riescono a rompere il muro di protezione (sigillo marginale), e iniziano a colonizzare il nostro territorio, la tasca, nascondendosi all'interno dei bunker che costruiscono, ossia il tartaro. In questo modo continuano quindi a riprodursi e moltiplicarsi quasi indisturbati.
Le cellule del sistema immunitario riconoscono che un attacco è in corso e cercano di lottare contro i batteri. Fino a quando riescono a contrastare i batteri, infiammazione è sotto controllo, ma quando il numero dei nemici è troppo elevato o la riposta immunitaria diventa più debole per alcune ragioni, inizia il processo di ritiro dell’osso.
Il sistema immunitario inizia ad attivare un meccanismo che via via porta al ritiro dei tessuti più importanti come il legamento parodontale e l’osso alveolare. Questo meccanismo deve essere visto come un processo di difesa, una difesa contro l’attacco batterico ad un tessuto molto importante: l'osso.
In questo meccanismo la genetica gioca un ruolo chiave. In effetti alcune molecole del sistema immunitario, chiamate citochine pro-infiammatorie o anti-infiammatorie, sono influenzate da una mutazione di alcuni geni. In alcuni casi queste alterazione portano ad un processo di riassorbimento iperattivo ed i tessuti hanno un ritiro più importante e più rapido.
La parodontite iniziale è estremamente subdola. I pazienti clinicamente di solito non si rendono conto nulla, e solo il dentista / igienista, utilizzando la sonda parodontale, può accorgersi che l'infiammazione parodontale è in atto; si rileva un sondaggio (probing) superiore a 3 mm e ai raggi X il profilo dell'osso non è completamente “sano” e al livello di salute.
Se l'infezione è lasciata libera di proseguire, alcuni segni visibili iniziano a comparire.
I segni e sintomi di una moderata parodontite sono:
recessioni, ossia le gengive che “scendono” lasciando scoperte le radici
sanguinamento gengivale allo spazzolamento
ipersensibilità al caldo e al freddo
alitosi modesta
sanguinamento durante il sondaggio
suppurazione ossia presenza di pus
mobilità dentaria iniziale e lieve
Se anche la parodontite moderata non viene trattata, il riassorbimento dei tessuti è sempre più importante e si traduce in una parodontite avanzata.
In questo casi, compaiono solitamente altri segni e sintomi:
elevata mobilità, anche verticale (dente a “stantuffo”)
diastemi, ossia denti che si “aprono” da soli
dolore
profondità di sondaggio elevate (oltre 7 mm)
coinvolgimento delle forcazioni
ascessi ricorrenti
A volte, quando la perdita ossea è troppo elevata, il dente diventa irrecuperabile e deve essere estratto perché non è più “disinfettabile” ed in quanto agisce come un deposito di batteri che può compromettere la terapia sugli altri denti.
Capita anche a volte che il dente caschi da solo, con un grande stress da parte del paziente!
Scegli il sintomo che ti interessa dall’elenco qui sotto per approfondirlo oppure contattaci all’800912068 per avere maggiori informazioni al telefono
Il solco gengivale è il punto di adesione preferenziale per i batteri della bocca che, se non rimossi con una costante attività di igiene orale domiciliare, si accumulano in un aggregato denominato biofilm o placca batterica.L’accumulo crea infiammazione che si manifesta anche col gonfiore gengivale e se non rimossa può creare nel lungo periodo una parodontite!
Con le tecnologie moderne ed i nuovi approcci terapeutici è spesso possibile oggi salvaguardare denti anche molto compromessi, evitando la loro estrazione che spesso porta alla necessità della loro sostituzione con impianti, ponti o protesi anche mobili, con un disagio notevole ed un dispendio economico anche importante.
Alitosi o alito cattivo: alto rischio di parodontite! L’alitosi, o alito cattivo, è un problema anche di carattere sociale in quanto non solo è spiacevole per le persone che ne soffrono ma anche quelli che gli stanno accanto.
Gengive che sanguinano un problema da non sottovalutare! La gengiva inizia a gonfiarsi, diventa rossa, sanguina e a volte è dolorosa. Quando le gengive sanguinano qualcosa di sicuro non va ed è possibile che ci sia un’infiammazione gengivale e la comparsa della gengivite. Questa è causata da un accumulo di placca e batteri che causa l’infiammazione della gengiva superficiale che se non trattata può peggiorare e trasformarsi in parodontite!
L’ascesso gengivale è uno dei disagi più frequenti e fastidiosi che possono comparire nel cavo orale, ed è da considerarsi esito di un’infezione batterica. E’ legato alla produzione massiva di materiale purulento (pus) in una sacca gonfia, dolente e arrossata della gengiva. Non va assolutamente sottovaluto in quanto se non trattato e risolto in tempo, può aumentare e diffondersi ad altre zone del corpo in modo pericoloso per la salute generale.
La bocca è un ambiente che ahimè è spesso soggetta a numerose e fastidiose infezioni che non vanno prese sottogamba perchè se trascurate possono portare ad esiti ancora più gravi e anche dal trattamento costoso! Volendo semplificare al massimo il concetto di infezioni, ossia di patologie ad origine batterica o virale, in bocca abbiamo due grandi categorie: le carie (infezioni ai denti) e le patologie gengivali come la piorrea (infezioni alle gengive e tessuti di supporto del dente).
La mobilità è uno dei sintomi più identificativi e preoccupanti della parodontosi o piorrea, perché si avverte la paura della perdita dei denti. La mobilità dentale puo' avere determinate caratteristiche, che la classificano e ci permettono di fare diagnosi differenziale con altre problematiche e capire se il dente ha la possibilità di essere salvato.
Il dolore acuto tipico della sensibilità è causato dall'esposizione della dentina, che possiede dei piccoli canali, detti tubuli, che trasmettono il dolore. Se compare dolore e fitte ai denti durante l’assunzione di bibite fredde, con un gelato oppure con bevande calde, il problema può essere dovuto ad una carie ma più probabilmente si è affetti da una forma di ipersensibilità dentinale, una condizione molto fastidiosa che ora, con le nuove tecnologie, è risolvibile spesso in maniera concreta in soli pochi secondi.
I centri Microdent adottano una terapia parodontale minimamente invasiva dai risultati validati oggettivamente grazie ad accurate analisi di laboratorio. I valori aggiunti sono una approfondita diagnosi seguita da una terapia di tutta la bocca con l’ausilio del microscopio e del Laser a neodimio, più potente ma meno fastidioso dei “comuni” Laser a diodi.
Dato fondamentale per elaborare la diagnosi è il sondaggio parodontale, detto anche cartella parodontale, ossia una “mappatura” di tutta la bocca che permette di valutare e monitorare nel tempo la situazione.
A Salerno, all’interno del palazzo di cristallo di via Santi Martiri Salernitani 15, è presente la sede di Microdent, centri con un’importante e decennale esperienza nel trattamento non chirurgico minimamente invasivo della parodontite...
Mettiamo amore e rispetto in tutto quello che facciamo
Una storia lunga ormai 30 anni, fatta di passione per il proprio lavoro, amore per la tecnologia e con una sola missione: debellare la parodontite nei nostri pazienti con le tecniche meno invasive ed efficaci, preservando i denti il più possibile e abbattendo la paura del dentista.
Microdent Dental SPA
Dott. Simone Stori – Dentista Bologna – Esperto Cura della parodontite Dr. Simone Stori Iscritto all'Ordine degli Odontoiatri di Bologna numero 1575 P.IVA 07217640726